22/4/2007 – Gianluca Mazzullo

22 aprile 2007
Venerdì 20 aprile 2007. Alle 10:00 mi reco in officina a Rosate. Giuseppe é intento a preparare la Lotus storica di Fabio d’Alberti che va inviata in treno in Germania per una gara a Hockenheim in programma la settimana successiva.
Con Nantas e Isacco agganciamo i carrelli con le vetture e verso le 10:30 ci avviamo, per andare a Monza. Giungiamo in autodromo verso le 11:40. Prendiamo posto nel paddock dove, dopo avere scaricato le vetture, montiamo il tendone.
Per il week‐end sono previste molte gare così c’é un discreto affollamento.
La prima novità è che bisogna cambiare la marmitta, con una nuova, più silenziata, fornita, ovviamente, da Uboldi (come il motore) alla modica cifra di 150,00 €, da pagare cash … Ci raggiunge Francesco Terra, per lui è l’esordio (pur avendo provato spesso questa è la sua prima gara e m’immagino come dev’essere emozionato).
Dopo un po’ arriva anche Luca del Missier. Vado a ritirare il trasponder e la busta con i pass, il regolamento ed i numeri di gara (non mi hanno mantenuto il 40, assegnandomi il 23). Passo anche a prenotare il primo turno di prove (80,00 € per 30′).
Comincio a prepararmi e alle 13:45 sono nell’abitacolo. Entro in corsia box portandomi in fondo. Dopo poco ci fanno entrare in pista. Faccio subito passare tutti,
come sempre preferisco girare da solo per non dovermi preoccupare degli altri. Viene immediatamente esposta la bandiera rossa, così dobbiamo rientrare subito ai box. Il tempo di recuperare un concorrente e possiamo ripartire.
Percorro i primi giri con prudenza ma, sin dall’inizio mi sento benissimo. La vettura è stabile, la frenata ottima e non ho la minima difficoltà a cambiare. Prendo subito confidenza.
Non mi fermo mai, provando sensazioni fantastiche. Il motore va benissimo e vedo 7100 giri, in IV, sia alla staccata della Parabolica che a quella in fondo al rettifilo. Al termine del turno porto la vettura nel paddock. Nantas mi dice che, anche se non ha potuto prendermi dei tempi, mi ha visto andare bene. Vado subito a prendere i tempi e scopro di avere segnato 2’29″029 sono al settimo cielo, nella mia ultima gara, nel 2005, avevo fatto 2’47” nel primo turno di prove e 2’36” nel secondo turno,
ripetendomi in gara. Nei test di marzo avevo fatto 2’35” ma ora sono quasi 6″ in meno !! Quasi tutti i miei giri sono stati sullo stesso passo, sono stupito di me stesso.

Quando mostro i tempi a Nantas e Isacco, si complimentano con me … Sono molto felice… Attendo con impazienza il prossimo turno…

Alle 15:45 mi rimetto in macchina ed entro in corsia box. Entro in pista molto determinato, vorrei fare ancora meglio anche perché sono ancora molto lontano da chi mi precede.
Dopo un giro prudente faccio una tornata abbastanza veloce, in quella successiva sbaglio l’uscita della variante Ascari, mi allargo troppo finendo nel prato e poi mi giro, facendo un doppio 360°. È una sensazione strana, avviene tutto a rallentatore, a parte il timore di andare a sbattere contro il guard raill è quasi bello !!
Mi fermo di traverso a bordo pista con il motore spento, fortunatamente riesco a riavviarlo e a ripartire con molta prudenza (per accertarmi che non ci siano danni) va tutto bene e percorro un paio di giri; non mi accorgo che dai box mi segnalano di fermarmi sino a quando non noto Nantas sporgersi, siccome non so se mi richiamano perché ho qualche problema (magari nel testacoda ho perso qualche pezzo) rallento
e rientro. Nantas mi ‘sgrida’ perché non ho visto le loro segnalazioni, in realtà voleva solo controllare la pressione delle gomme, rientro in pista compiendo gli ultimi giri. Alla fine il mio miglior tempo è di 2’29″738 … buono ma non come quello del primo turno… peccato, in compenso ho un avversario dietro (di molto) e uno avanti di pochissimo… Do una pulita alla vettura e metto sotto carica la batteria poi torno a casa, felicissimo …
Sabato 21 aprile. Il programma prevede il briefing alle 12:00 e il primo turno di qualifica alle 13:10, posso quindi fare tutto con calma.
Mi presento nel paddock alle 10:00, Nantas, Isacco e Giuseppe hanno già portato le vetture alle verifiche. Per la mia vettura c’é da fissare la marmitta, per cui devo riportarla perché possano verificare il lavoro.
Alle 12:00 vado al briefing con Francesco, Luca e tutti gli altri piloti. Dopo torno nel paddock. Alle 13:00 mi infilo in macchina e vado in corsia box.

Ci disponiamo tutti all’uscita e, all’accendersi del semaforo entriamo, uno alla volta in pista. Come sempre lascio passare quasi tutti. Mi trovo dietro a Michela Capella, una ragazzina esordiente che, evidentemente, come me preferisce girare da sola. È un po’ più lenta di me così mi impedisce di girare come vorrei. Quando ne ho l’opportunitá la passo per poter cercare di fare un tempo valido.
Mi sembra di girare abbastanza bene. Riesco a compiere dieci giri, tutti attorno a 2’30”. Il migliore è il quarto in 2’29″828… Quasi un secondo piú lento di ieri, comunque sempre su un livello mai raggiunto prima. Sono 27°, penultimo. Dietro di me solo Agnelli, che ha girato in 2’35” (i miei tempi del 2005). Capella è 26^ con un tempo di 2’29″530, quindi alla mia portata. Luca ha il 20° tempo (2’20″568),
Francesco è 24° con 2’27″838. La pole provvisoria è di Mangeri che ha girato in 2’16″353 !!!
Sinceramente speravo di fare meglio, comunque sono contento e poi conto di migliorare nel secondo turno che è previsto per domenica mattina.
Una volta ritirate le vetture pulisco la carrozzeria e metto sotto carica la batteria.
Rimango ancora un po’ con la famiglia Co poi torno a casa.
Domenica 22 aprile. Mi alzo alle 6:00 ed esco subito per andare in autodromo. Sono un po’ agitato, ieri ho girato bene e vorrei provare a fare meglio. Poco dopo arriva l’amico e socio nella proprietà della vettura, Alberto Bellai,
Verso le 8:30 vado a prepararmi … L’eccitazione del momento mi gioca un brutto scherzo perché non controllo bene la vettura …
Poco prima delle 9:00 mi infilo in macchina e mi porto nella corsia box. Sono determinato a fare meglio di ieri, ho analizzato dove perdo più tempo e vorrei, gradualmente, provare a tirare un po’ di più in quelle zone (la variante della Roggia, le due curve di Lesmo e la variante Ascari).
Entriamo in pista. Percorro il primo giro con la solita prudenza, cercando di far passare tutti. Passo il traguardo in pieno e mi lancio nella prima variante All’uscita, quando affondo il piede sul pedale del gas, sento il motore che si ammutolisce, ho un attimo di panico, provo a scalare marcia ma non accade nulla, il
motore è spento !! percorro, con la forza d’inerzia la “curva grande”, vorrei spostarmi sulla destra, ma ci sono delle vetture in arrivo, così rimango sulla sinistra.
Quando arrivo all’altezza della postazione dei commissari, poco prima della variante della Roggia, accosto nell’erba. Un commissario mi spinge in posizione di sicurezza.
Scendo dalla vettura ed aiuto il commissario a spostare ulteriormente l’auto Mi tolgo il casco e comincio a parlare con il commissario, spiegandogli che devo avere avuto un problema elettrico, perché il motore si è ammutolito di colpo. Un altro commissario, dall’altra parte della pista chiede conferma del mio numero di gara e, solo a quel punto mi accorgo che … mi manca il cupolino !!!
Evidentemente l’ho perso da qualche parte. Mi torna in mente che Nantas mi aveva detto di chiuderlo, prima che andassi a mettermi la tuta. Nell’agitazione mi sono poi dimenticato di farlo e nessuno del team si è accorto che il cupolino era solo appoggiato … sono arrabbiatissimo per la mia stupidaggine. Penso alla sessione persa e alla carrozzeria rovinata. Immagino che, volando via si sarà distrutto …
Rimango a parlare con il commissario, mentre gli altri sfrecciano … Ad un certo punto mi viene in mente che se ho avuto una “panne “ elettrica, questa può essere dipesa dal cupolino che è volato via. Mi metto a guardare il motore è noto un cavetto staccato.
Rimetto il connettore al suo posto e provo ad entrare in macchina e … il motore riparte !!!
Sono ancora più adirato con me stesso. Il commissario mi dice che, se voglio posso anche ripartire. Mi rimetto il casco e mi faccio aiutare dal gentilissimo commissario a riallacciare le cinture, dopodiché posso rientrare in pista.
Percorro, adagio, la variante della Roggia e, mentre mi avvicino alla prima curva di Lesmo, vedo le bandiere gialle agitate e un gran polverone … guardo all’esterno e vedo Luca del Missier che sta volando nella sabbia !!! Sono dispiaciuto per lui e arrabbiato per me.
Torno ai box, dove Giuseppe, Nantas e Alberto sono stupiti di rivedermi. Si erano accorti, nel mio unico passaggio, che il cupolino si stava alzando ma non hanno potuto far nulla per avvisarmi, poi non sono più passato e non ne capivano il motivo. Racconto a loro della brutta uscita di Luca. Giuseppe mi dice che se la macchina funziona posso rientrare in pista.
Rientro, cercando di fare, comunque un tempo decente. Al primo giro valido sbaglio la frenata alla Roggia, arrivando un po’ lungo quindi faccio un’altra stupidaggine perché, come mia abitudine, vedendo arrivare dei concorrenti, m faccio da parte, infine vengo raggiunto da Pippo Bianchi e da Francesco, faccio passare anche loro, quindi mi accodo a Francesco ma non sono abbastanza vicino da poterne sfruttare la
scia e, quando passo sul traguardo, viene sventolata la bandiera a scacchi … prove finite.
In totale ho percorso solo quattro giri cronometrati, il migliore in 2’33”546.
Ovviamente non ho migliorato. Al termine dei due turni di prova ho il 27° tempo su 28.

Dietro di me il solo Agnelli. Michela Capella che ieri era alla mia portata è riuscita a girare in 2’24”899 … un tempo, per me inarrivabile.
Luca, a cui si è aperta una ruota, causandone l’uscita di pista alla Lesmo è 20° mentre Francesco ha il25° tempo ed è un po’ deluso …
Fortunatamente la gara è per le 16:00 così c’è il tempo per riparare la vettura di Luca. Mentre sono ancora al parco chiuso mi riportano il cupolino. Incredibilmente non si è distrutto, certo è piuttosto rovinato ma temevo peggio.
Torno al paddock, un po’ abbacchiato per la disavventura. Con l’amico Alberto e Francesco
andiamo a seguire le prime gare alla variante Ascari, poi torniamo al paddock. Dopo un po’
arrivano mia moglie Elena con gli amici Laura e Giorgio.

Andiamo a mangiare qualcosa poi ci spostiamo a seguire le gare ancora alla Ascari.
Ci chiama l‘amico Lele per dirci che è arrivato in autodromo, così torniamo al paddock per incontrarci con lui e i suoi nipoti Andrea e Federico.
Ci rilassiamo sotto il tendone. Verso le 15:30 mi preparo. Entriamo in pista. La maggior parte dei concorrenti è già sullo schieramento, così mi agito un po’ e percorro il giro per andare a schierarmi.
Prendo posto, in quattordicesima fila. Non si schiera Agnelli, così, di fatto, sono ultimo … Guardo le vetture avanti a me. Nella fila davanti c’è Francesco, alla sua destra c’è Lattuada, che ha girato in 2’28”728 e, quindi potrebbe essere alla mia portata, gli altri, a partire da Francesco dovrebbero essere troppo veloci per poterli contrastare.


Rimango a parlare con Alberto. Dal muretto box vedo Elena e Laura. Quando viene esposto il cartello de 30” tutti abbandonano lo schieramento. Partiamo per il giro di ricognizione. E’ un giro strano, il gruppo
rallenta spesso di colpo e, in un paio di occasioni rischio di tamponare chi mi precede …
Torniamo sullo schieramento e prendiamo posto. Mi accordo di non riuscire a vedere bene il semaforo. Appena si accende il rosso noto che, qualche fila più avanti, una vettura scatta, con così tanto anticipo che deve scartare per evitare la vettura davanti. Dovrebbe trattarsi di Michela Capella che, appena si accorge del suo errore si ferma di colpo, contemporaneamente anche un altro concorrente, sulla fila di destra si muove per poi fermarsi, rimango stupito da queste manovre, così, quando si accende il verde, non sono pronto, così come, mi pare, accada a Francesco.
Scatto in ritardo. Tutto lo schieramento si avventa sulla prima variante, dove c’è una grande frenata. Non appena entro mi accorgo che una vettura si sta girando, si tratta di Lattuada. Probabilmente ha aperto il gas troppo presto in uscita dalla variante.
Dall’esterno fa un testacoda che lo porta verso il lato sinistro. Io riesco a buttarmi sulla destra per evitarlo, purtroppo Francesco si sposta proprio a sinistra e, mentre lo passo, riesco a sentire il rumore dell’urto, inevitabile di Francesco con Lattuada …
Sono dispiaciutissimo per Francesco, oltretutto realizzo subito che, con loro fuori, non ho più alcun avversario alla mia portata …
infatti vedo tutti gli altri andarmi via, progressivamente ma inesorabilmente. Nel corso del primo giro un altro avversario si ritira. Cerco di girare meglio possibile, anche se mi accorgo di non riuscire a farlo come vorrei, infatti il mio miglior passaggio è in 2’30”09.
La mia unica preoccupazione è di non farmi doppiare e, in effetti riesco a concludere la gara a pieni giri. Al quinto giro si ferma un altro avversario e, all’ultimo giro volano fuori alla Parabolica, Paolo Scialpi e Claudio Cangemi regalandomi due posizioni. Mi classifico 21°.
Porto la vettura al parco chiuso e torno dagli amici, stanco ma felice.

Con gli amici andiamo a seguire la seconda gara della nuova Formula Monza 1.6. Sono macchine molto belle e veloci, purtroppo è un monomarca (oltretutto estremamente costoso), come, sempre più spesso sono le formule. Ormai solo la nostra F. Junior Monza e la Formula Ford consentono a piccoli artigiani di presentarsi con vetture realizzate in proprio. Con l’amica Laura Chiesa andiamo a trovare Paolo Scialpi. Laura, da ragazzina, ha corso in kart e Paolo si ricorda di lei e questo le fa molto piacere.
Una volta recuperate le vetture dal parco chiuso, smontiamo il nostro “accampamento”. Gli amici vanno via e, dopo aver caricato le vetture sui carrelli, assieme a Giuseppe e Nantas, torniamo all’officina, dove scarichiamo tutto, infine posso fare ritorno a casa.
Avrei voluto fare meglio ma ho provato comunque emozioni incredibili. L’unico dispiacere è che, quasi certamente, questa è stata la mia unica gara dell’anno. Non dispongo, assolutamente del budget necessario per fare altre gare. L’essere andato molto meglio che in passato è stato bellissimo ma mi ha lasciato una grandissima voglia di continuare a fare altre gare … purtroppo mi devo accontentare.
Certo sono sempre lentissimo ma ho verificato che, se potessi provare adeguatamente potrei fare ancora meglio riuscendo, magari a confrontarmi con qualche avversario. In ogni caso le sensazioni che ho provato riuscendo ad entrare abbastanza bene alla Parabolica o percorrendo la variante Ascari o, ancora,
arrivando alle staccate con il motore a oltre 7000 giri sono state meravigliose …
rimango troppo prudente, dovrei riuscire a forzare il mio carattere, se solo provassi a passare con più decisione sui cordoli dovrei riuscire a migliorare nettamente i miei tempi …


Spero di poter avere, in futuro, altre occasioni di correre perché è veramente meraviglioso anche se, anno dopo anno, diventa tutto talmente costoso da essere, praticamente, improponibile. Forse l’unica possibilità è di giocare il Superenalotto, centrando un “sei” potrei soddisfare questa mia passione …
Gianluca Mazzullo

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