15/3/2007 – Gianluca Mazzullo

18 marzo 2007
Domenica 18 marzo 2007. Sveglia alle 5:45. Devo rinunciare a vedere il primo GP dell’anno, che partiva alle 4:00, essendo in Australia. Appena alzato riesco a vedere il risultato della gara, vinta da Raikonen su Ferrari, davanti ad Alonso e all’incredibile esordiente Hamilton su Mc Laren. Finisco di prepararmi e alle 6:40 esco di casa.
Arrivo in officina alle 7:15. Con Giuseppe, Nantas ed Isacco carichiamo le vetture.
Agganciamo il carrello alla mia vettura e partiamo per Monza. Siamo una piccola carovana formata da due furgoni e dalla mia vettura, ognuna con al traino un carrello. Portiamo le vetture per Luca, Francesco Terra (che guiderà la vettura destinata in origine a Simone) e la mia.
Arriviamo in autodromo verso le 8:30. Fa fresco ma si annuncia una giornata soleggiata. Scarichiamo le vetture. Mi reco subito a prendere il transponder, quindi a prenotare il primo turno di prove, previsto per le 9:30.
Mi metto la tuta, quindi attacco sulla vettura le scritte degli “sponsor” (si fa per dire dato che si tratta dei marchi della G2 Informatica, per cui lavoro e dell’Ottica Toledo, in entrambi casi messi solo per amicizia, senza che mi venga corrisposto nulla).
Mi infilo nell’abitacolo e cominciamo a scaldare il motore. Rispetto ai test di Varano sono stati cambiati gli specchietti. Quelli vecchi erano molto belli ma, essendo , in realtà, per moto, non si potevano regolare e, per me pilotare senza poter vedere bene chi sopraggiunge é estremamente disagevole.
Entro nella corsia box. Nantas mi raccomanda di portare in temperatura il motore prima di cominciare a tirare.
Ci fanno entrare in pista. Contrariamente ai test a Varano non sono agitato e, anzi mi metto quasi subito a girare con un ritmo sostenuto (rispetto ai miei standard). La vettura mi da subito un’ottima sensazione. In accelerazione è pronta e stabile anche se ho due, insoliti, problemi in rettifilo. Aumentando la velocità, in prossimità delle staccate, la macchina diventa molto instabile, fatico moltissimo a tenerla dritta.
Devo lottare con il volante perché l’auto tende a scapparmi di mano. Penso che la cosa dipenda da un’elevata pressione dei pneumatici. Un altro problema è dato dal fatto che, alla massima velocità, la testa viene “sballottata” dall’aria e la cosa è piuttosto fastidiosa … Comunque cerco di superare questi problemi e giro con continuità evitando di fermarmi. Sento di stare girando bene, a livello dell’ultima volta a Monza, due anni fa e questo mi fa molto piacere.
Ad un certo punto decido di fermarmi perché sono esausto, combattere con lo scuotimento della testa e con la vettura mi ha affaticato. In realtà mi fermo ai box proprio mentre danno la bandiera a scacchi così, di fatto, non ho perso alcun giro. Riportiamo la vettura nel paddock. Giuseppe, Nantas e Isacco si complimentano per come ho girato, tutta un’altra cosa rispetto a Varano, dove ero “perso”. Allora avevo
avuto enormi problemi con il cambio, qui, invece, riesco a cambiare senza difficoltà (solo in uscita dai box è molto difficile inserire la terza ma poi, probabilmente quando l’olio si scalda, la cambiata non mi da più problemi).
Oltre a me ha girato Francesco. Dopo l’esordio di Varano è stata la sua seconda presa di contatto con la Formula Junior. Questa volta con la vettura destinata a Simone, prima che, anche lui, dopo Paolo, decidesse di lasciarci …
Ci raggiunge Alberto, il mio amico e socio nella proprietà della vettura e, “direttore sportivo” onorario del Team Covir. Più tardi arriva anche l’amico Renato Benusiglio che si accorda con Giuseppe (oltre che con me e Alberto) per fare un turno di prova con la nostra vettura. Non guida una monoposto da un sacco di tempo, in compenso ha un’assidua presenza nelle categorie turismo, in cui ha vinto la sua classe nel
campionato ETCS 2006.
La giornata è organizzata con turni alternati per la Formula Junior 1.2 e la nuova Formula Monza 1600. Quando inizia il secondo turno per le nostre vetture io ed Alberto andiamo a seguirle alla variante Ascari. A questo turno prendono parte sia Francesco che Luca.
Facciamo ritorno al paddock dove rimaniamo in compagnia del team. Andiamo anche a trovare Simone Gatto che esordisce con una Reggiani del team TS Corse, ottenendo tempi di assoluta eccellenza (sono però convinto che li avrebbe ottenuti anche con la sua Covir).
Per il terzo turno torno in pista. Mi preparo ed entro in macchina, facendo scaldare il motore. Al momento di entrare in pista la vettura di Luca si blocca davanti all’ingresso e occorre attendere che venga spostato (e, fortunatamente riavviato) per poter entrare nella corsia box.
Mi porto in fondo alla corsia ed entro in pista cercando di lasciare andare la maggior parte degli altri (in modo da poter girare il più possibile da solo). Ho ancora i problemi d’instabilità, in più arrivo “lungo” più volte alla staccata della variante Ascari dove, ritardando un po’ la frenata, fatico ad inserire la vettura. Il vero problema di questo turno è dato dal fatto che le prove vengono continuamente interrotte con la bandiera rossa per recuperare qualche concorrente fuori pista. Di fatto non riesco a girare con continuità e, infatti, il mio miglior tempo (sempre per così dire) è molto distante da quello del primo turno.
Mi spiace di avere sprecato questo turno, ma i continui incidenti non sono dipesi da me, evidentemente in troppi confondono una seduta di test con una qualifica in cui giocarsi tutto …
Nel corso della giornata passa a trovarci anche Claudio Biffi, chissà che non riesca a ritornare in pista, certamente la voglia gli è rimasta …
Per l’ultimo turno io e l’amico Alberto torniamo a seguire le vetture da una tribuna, precisamente alla Roggia. In questa sessione, oltre a Luca e Francesco c’è, come concordato, Renato Benusiglio. Il “flagello” delle bandiere rosse prosegue, anzi in quest’ultima sessione si verifica un’interruzione estremamente lunga, causata dall’esplosione del motore di Francesco che innonda la pista d’olio, causando l’uscita
di strada di alcune vetture che lo seguivano !! Luca continua a lamentare problemi elettrici e quando passa davanti a noi si sente distintamente il motore che perde colpi. Benusiglio si ferma lungamente ai box compiendo solo alcuni giri.
Quando torniamo ai box Renato mi chiede come ho fatto a guidare in precedenza. Il comportamento nervoso che avevo attribuito alla pressione dei pneumatici era, in realtà, dovuto agli ammortizzatori che erano, praticamente, inchiodati … Mi spiace che Renato non abbia potuto girare molto però la sua esperienza è servita per determinare un problema che, altrimenti avrei sottovalutato e mi permetterà di
presentarmi alla mia (unica) gara in programma con una vettura migliore. Ancora una volta devo ringraziare l’amico Renato (senza il quale non avrei mai nemmeno potuto iniziare a correre nel lontano 1987 …)
Terminate le sessioni di test abbiamo caricato le vetture sui carrelli e abbiamo fatto ritorno in officina a Rosate, dove abbiamo scaricato le auto. Prima delle 20:00 sono tornato a casa ed ho potuto vedere la registrazione del GP.
La prossima seduta di test è prevista per il 7 aprile a Varano, anche se quest’anno devo fare molta attenzione alle spese vedrò di prendervi parte. Ho estremo bisogno di girare per migliorarmi e poi questa è l’ultima seduta di prove prima della gara inaugurale della stagione a cui intendo prendere parte.
Gianluca Mazzullo

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